Maurizio Cardin ospite del Salottino – VIII appuntamento
Affascinato dalla capacità dell’incisione di essere per secoli mezzo di divulgazione e di espressione artistica, ho deciso di approfondirne la conoscenza iscrivendomi ai corsi della Bottega del Tintoretto, tenuti dai maestri Florance Faval e Roberto Mazzetto. Tra i miei soggetti preferiti ci sono gli scorci di Venezia città che mi ha adottato cinquant’anni fa.
Di solito fotografo un particolare architettonico che ha attratto la mia attenzione, quindi preparo un disegno particolareggiato che mi serve come guida per la futura incisione. Nella riproduzione della lastra prediligo l’acquaforte e l’acquatinta.
Il segno mi permette di rappresentare al meglio gli intonaci scrostati, i mattoni sgretolati dalla salsedine, la patina lasciata nei secoli dagli agenti atmosferici su pietre e colonne e l’usura dei masegni dovuta al calpestio.
Con l’acquatinta invece risolvo di solito la superficie dell’acqua, lo specchiarsi degli edifici su di essa e l’atmosfera evanescente della nebbia. Amo riprodurre in particolare i sottoportici per l’atmosfera di mistero che stimolano in me e per l’intenso contrasto di luce ed ombre che li contraddistingue.
Maurizio Cardin